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D. 02/12/2005 n. 149

1.2. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui è condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nella parte 1ª dell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella parte 2ª del citato allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna di dette raccomandazioni, fornirà al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.

1.3. E' altresì approvato il programma di risoluzione delle interferenze, predisposto, ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo n. 190/2002, dal soggetto aggiudicatore in relazione alle esigenze rappresentate dai relativi enti gestori.

1.4. Gli immobili di cui è prevista l'espropriazione sono indicati negli elaborati del progetto definitivo riportati nell'allegato 2 della presente delibera;

2. Assegnazione CUP.

2.1. Il soggetto aggiudicatore è tenuto a richiedere il CUP (codice unico di progetto) entro trenta giorni dall'approvazione della gara per l'affidamento dell'opera.

2.2. Il CUP assegnato andrà evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera approvata, ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle premesse.

3. Clausole finali.

3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvederà ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti compo- nenti il progetto definitivo approvato con la presente delibera.

3.2. Il medesimo Ministero provvederà a svolgere le attività di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.

3.3. In relazione alle linee guida esposte nella nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere citata nelle premesse, il bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'opera dovrà contenere una clausola

-che fermo restando l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990 n. 55, e successive modifiche ed integrazioni - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998 n. 252, e intesi a rendere più stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti d'importo fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, nonchè forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori: i contenuti di detta clausola sono specificati nell'allegato 3, che del pari forma parte integrante della presente delibera. Roma, 2 dicembre 2005 Il Presidente delegato Tremonti Il segretario del CIPE Folgora Registrata alla Corte di conti il 6 ottobre 2006 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 6 Economie e finanze, foglio n. 7 Allegato 1 PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI PARTE Prescrizioni Prescrizioni di carattere progettuale Elementi di carattere generale. Con riguardo al collegamento con il tratto Spino d'Adda Crema che verrà realizzato dalla provincia di Cremona si dovrà: garantire la coincidenza tra la fine dell'intervento in progetto con l'inizio dell'intervento della provincia di Cremona (tratta Spino d'Adda-Crema); sviluppare, nel progetto esecutivo, particolari planimetrici ed altimetrici che evidenzino la congruità tra il lotto 2 della provincia di Milano con quello della provincia di Cremona; predisporre elaborati progettuali esecutivi per raccordo con l'attuale Paullese (non ancora riqualificata) in quanto l'intervento in argomento potrebbe essere realizzato prima di quello in capo alla provincia di Cremona (Spino d'Adda- Crema); fare riferimento all'effettiva ubicazione del nuovo ponte sull'Adda e pertanto perfezionare gli elaborati progettuali esecutivi in funzione di tale scelta; individuare, nel progetto esecutivo, un caposaldo di riferimento in prossimità della progressiva 17.480 affinchè possa costituire anche il caposaldo per il lotto che verrà realizzato dalla provincia di Cremona. In sede di redazione del programma di cantierizzazione dei lavori (progetto esecutivo) dovrà essere verificata l'opportunità di realizzare per prime le sistemazioni degli incroci. Elementi di carattere puntuale. Si dovranno adottare, in fase di progettazione esecutiva le opportune soluzioni per consentire il corretto funzionamento del pozzo in comune di Settala interferito dalla viabilità della strada in progetto in prossimità dello svincolo. Dovrà essere previsto l'ampliamento del progettato sottopasso ciclopedonale dalla strada per Bisnate in comune di Zelo Buon Persico, rendendolo agibile agli autocarri ed ai mezzi agricoli, per assicurare l'accesso alle zone agricole site lungo il fiume Adda, come da soluzione di cui alle tavole 10 allegate, trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Dovrà essere garantita la modifica del tracciato della strada di collegamento tra lo svincolo «Viadotto Zelo» e la viabilità comunale di via Dante per renderlo conforme alle previsioni di P.R.G. e non interferire con gli interventi P.I.P. e P.d.Z. in corso di realizzazione. Dovrà essere previsto lo spostamento dello svincolo Bettola in direzione Spino d'Adda per non interferire con la cascina limitrofa, come da tavole 1,1a e 1b allegate trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Nell'ambito di tale spostamento, dovrà essere prevista la predisposizione per l'attraversamento ciclabile compatibile con lo svincolo stesso. Si prescrive un'attenta valutazione in merito alla previsione di recapito dello svincolo della Tangenziale Est Esterna sulla s.p. ex s.s. 415 «Paullese» in corrispondenza della rotatoria che verrà realizzata all'altezza della strada per Conterico. Infatti tale rotatoria risulta adeguatamente dimensionata per il traffico attuale dal progetto definitivo in istruttoria e un suo eventuale potenziamento, indispensabile per permettere il recapito di nuovi e consistenti flussi di traffico, è di estrema difficoltà realizzativa a causa dell'andamento plano altimetrico del tracciato (stretta relazione con la rotatoria a due livelli di Settala) e del vincolo fisico determinato dalla presenza del canale della Muzza. Opere connesse e misure compensative. Si richiedono soluzioni che consentano di rendere permeabili ai flussi pedonali e ciclabili le due fasce di territorio separate dalla sede stradale. In particolare si ravvisano alcuni punti critici per i quali è necessario un approfondimento per l'individuazione di soluzioni: occorre dettagliare la definizione della rotatoria all'imbocco della galleria artificiale Vigliano e del progetto del parcheggio scambiatore nel comune di Mediglia, che interferiscono con il nucleo storico di Vigliano Vecchia, prevedendo la continuità di un percorso pedonale e ciclabile che confermi e riprenda la viabilità storica paesaggistica che dal comune di Pantigliate si dirige verso San Martino Olearo; va garantita la connessione pedonale e ciclabile tra il territorio di Pantigliate e Mediglia e le aree urbane a carattere più propriamente commerciale collocate all'altezza del nucleo rurale di Cassinazza sul fronte opposto della Paullese; vanno studiati approfonditamente possibili miglioramenti alla viabilità di accesso alla cascina esistente, finalizzati a confermare l'assialità del complesso secondo la direttrice nord-sud nonchè un orientamento poderale consolidato paesisticamente; va approfondita la possibilità di creare una connessione pedonale e ciclabile tra il territorio di Settala e quello di Mediglia e Pantigliate, nonchè con le aree commerciali poste di fronte al nucleo rurale di Cassinazza; dovranno essere migliorati gli attraversamenti pedonali e ciclabili sul Canale Muzza, come da soluzione di cui alle tavole 7 e 7a allegate, trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005; va realizzato un nuovo sottopasso di attraversamento pedonale e ciclabile in prossimità della roggia Codogna (Paullo), come da soluzione riportata nelle tavole 11 e 11a allegate trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Si dovrà prevedere un sottopasso alla ex s.s. 415 alla progr. 17.205 (Spino d'Adda) e una controstrada a nord della stessa fra le progressive 17.205 e 17.480, come da soluzione di cui alle tavole 12 e 12a allegate, trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Si dovrà garantire l'accesso alla zona parcheggi della nuova area commerciale prevista dal PRG del comune di Settala e definire i criteri di entrata e uscita della strada in prossimità dell'esistente attività di florovivaista in comune di Settala, come da soluzione di cui alle tavole 2, 2a, 3, 3a, 4, 4a, 5, 5a, 6 e 6a allegate, trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Si dovrà garantire l'accesso a tutti i fondi posti a monte della scarpata nell'area a sud della Paullese, in prossimità dello svincolo di Bisnate, in comune di Zelo Buon Persico, mediante costruzione di strada poderale da realizzarsi sulla proprietà del frontista che ne resterà proprietario e dovrà provvedere alla sua manutenzione, come da soluzione di cui alla tavole 9 e 9a allegate, trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Dovrà essere prevista l'asfaltatura della strada poderale prevista in fregio nord, tra lo svincolo di Bisnate e la s.p. 201 per Merlino comune di Zelo Buon Persico, come indicato nelle tavole 8, 8a, 9, 9a allegate, trasmesse dalla provincia di Milano in data 15 novembre 2005. Si dovrà garantire l'adeguamento della s.p. 181, che si connette al nuovo svincolo 6 di Zelo Buon Persico alle normative vigenti per consentirne la connessione della zona artigianale contigua. Prescrizioni di carattere ambientale Elementi di carattere generale. Dovranno essere inserite nei documenti progettuali relativi agli oneri contrattuali dell'appaltatore dell'infrastruttura (capitolati d'appalto) le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di costruzione e quelle relative alla conduzione delle attività di cantiere. Si dovrà predisporre quanto necessario per adottare, prima della data di consegna dei lavori, un Sistema di gestione ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CEE 761/2001) . Gli elaborati dovranno essere redatti in conformità alle specifiche del Sistema cartografico di riferimento. Le opere di sistemazione a verde, di ripristino ambientale e di rinaturazione previste in progetto dovranno essere sviluppate applicando le tecniche dell'ingegneria naturalistica, assumendo come riferimento: «Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero dell'ambiente, servizio VIA, settembre 1997, e altri manuali qualificati quali, ad esempio: «Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia, 2000; «Manuale di ingegneria naturalistica» della regione Lazio, 2001 e 2003; «Atlante delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002. Al progetto esecutivo dovranno essere allegate schede tecniche di dettaglio delle cave individuate con la caratterizzazione progettuale e ambientale, in relazione al loro potenziale utilizzo nelle fasi di costruzione del tracciato di progetto. Dovrà essere compreso un progetto di monitoraggio ambientale redatto secondo le linee guida predisposte dalla Commissione speciale VIA e inserirne il relativo costo nel quadro economico generale. Riguardo il tratto di infrastruttura prossima allo svincolo di Vigliano, ferma restando la soluzione di progetto in galleria, si prescrive l'adozione di tutte le misure idonee per ridurre e contenere l'impatto ambientale, nonchè l'adozione di tutte le opportune opere di mitigazione e compensazione. Atmosfera. Dovrà essere condotto, sia ante operam che in fase di esercizio della strada nella nuova configurazione, un monitoraggio degli inquinanti, concordandone il piano, la tipologia e le caratteristiche della strumentazione da utilizzare, i manuali di gestione e tutte le procedure da adottare, con i competenti Dipartimenti dell'ARPA Lombardia, cui dovranno essere trasmessi i dati rilevati per la loro validazione. Si dovrà verificare, sul piano progettuale, che le zone di svincolo siano tali da consentire una velocità di percorrenza idonea a ridurre il più possibile la produzione di inquinanti derivanti dallo stazionamento di veicoli con motori accesi. Paesaggio. Dovrà essere approfondita l'analisi dell'inserimento paesaggistico dell'opera nei tratti più sensibili con particolare riferimento agli svincoli e alle zone di maggiore sensibilità ambientale. Gli interventi d'inserimento paesistico per rilevati e viadotti dovranno essere eseguiti, ove possibile, mediante macchie arboree a margine del tracciato anzichè semplici filari. Riguardo ai tratti del tracciato in rilevato, il rimodellamento delle scarpate, da eseguirsi con materiale vegetale, dovrà essere eseguito preferibilmente ricorrendo a pendenze limitate, con raccordi che consentano una migliore e più dolce congiunzione con il piano di campagna, laddove ciò non comporti impatti rilevanti legati al maggior consumo di suolo, in particolare in zone agricole. In fase di redazione del progetto esecutivo, dovrà essere dedicata una specifica attenzione anche all'affinamento delle opere di mitigazione e di salvaguardia delle preesistenze, sia per quanto riguarda i «tracciati guida paesistici » (l'alzaia del Canale Muzza e il sentiero naturalistico dell'Adda), gli ambiti di rilevanza regionale (il Parco Adda Sud) e lo stesso Canale Muzza, che alcuni elementi puntuali quali: «insediamenti rurali di rilevanza paesistica»: Cascina Giberta di Peschiera Borromeo, Vigliano Vecchia di Mediglia, Cascina Cassinazza di Pantigliate, Cascina Barchetta di Paullo, anche attraverso ulteriore schermatura arborea e arbustiva compatibilmente alla disponibilità delle aree da parte dei proprietari; «nuclei di antica formazione» quali Bisnate di Zelo Buon Persico e Canali di Spino d'Adda; «percorsi di interesse storico-paesistico». Si dovranno fra l'altro prevedere ulteriori schermature arboree e arbustive, compatibilmente alla disponibilità delle aree da parte dei proprietari: in corrispondenza della Cascina Giberta sita in comune di Peschiera Borromeo - la schermatura arborea prevista dovrà essere estesa fino a coprire le rampe di connessione alla viabilità locale in corrispondenza del viadotto «Bettola»; in località Vigliano Vecchia (comune di Mediglia) - in corrispondenza della prevista barriera fonoassorbente, dovrà essere realizzata, in aggiunta, una fitta macchia arborea in grado di creare un filtro tra il nucleo storico e la strada statale; in corrispondenza della Cascina Cassinazza - dovrà essere prestata particolare attenzione alla realizzazione delle opere di mitigazione della sede stradale, che dovranno prevedere fasce boschive nelle due aree attigue all'insediamento. Inoltre: in corrispondenza delle aree residenziali lungo tutto il tracciato stradale

 

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